I bonus edilizi sono incentivi fiscali che hanno lo scopo di incentivare i cittadini a effettuare interventi di ristrutturazione edilizia, orientati soprattutto all’efficienza energetica. In Italia, i bonus sono stati introdotti nel 2005 e sono stati rinnovati più volte nel corso degli anni; per quanto riguarda il 2023 sono state fatte alcune modifiche rispetto agli anni precedenti, in particolare sui i requisiti per accedere alle agevolazioni fiscali e le tipologie di interventi incentivati.
Ecobonus e risparmio energetico
L’Ecobonus è una detrazione fiscale fino al 50% o al 65%, a seconda del tipo di spese, mirata al miglioramento delle prestazioni energetiche della abitazioni. Il risparmio energetico è oggi sempre più importante poiché ha l’obiettivo di ridurre i consumi e i costi energetici per ridurre l’impatto ambientale. Ci sono molte strategie per il risparmio energetico che possono essere adottate a livello individuale, tra cui quella di scegliere per le proprie utenze domestiche un fornitore 100% green, che utilizzi quindi solo fonti rinnovabili.
Non sono state effettuate modifiche rispetto al 2022, ma il bonus è stato semplicemente prorogato fino al 31 dicembre 2024. Questo può essere erogato in dieci rate annuali di uguale importo o, in alternativa, attraverso la cessione del credito o con lo sconto in fattura.
I lavori detraibili con l’Ecobonus al 65% sono:
- Isolamento dell’edificio attraverso il rivestimento a cappotto o l’isolamento del tetto;
- Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
- Installazione di un impianto domotico per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, acqua calda e climatizzazione. Per controllare al meglio gli impianti anche se non si è a casa è consigliabile avere una connessione stabile sul proprio smartphone, sottoscrivendo ad esempio una delle offerte mobile aggiornate al 2023 per dati e voce;
- La sostituzione degli impianti tradizionali con impianti più efficienti come le di pompe di calore, i generatori ibridi, le caldaie a condensazione.
I lavori invece detraibili con l’Ecobonus al 50% sono:
- Sostituzione dei tradizionali infissi con quelli di ultima generazione, che contribuiscono al risparmio energetico;
- Acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
L’Ecobonus inoltre può essere richiesto sia per immobili residenziali che per immobili commerciali, purché già dotati di un impianto di riscaldamento.
Bonus ristrutturazione: cosa è cambiato per il 2023
Anche nel 2023 è disponibile il Bonus ristrutturazione per effettuare lavori di tipo edilizio in edifici a uso abitativo. La detrazione del 50% sull’IRPEF è stata prorogata per tutte le spese effettuate entro il 31 dicembre 2024, fino a massimo 96.000 euro. Gli interventi principali per cui è possibile richiedere il bonus sono interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari.
Ci sono però anche altri interventi detraibili come quelli necessari alla ricostruzione di immobili danneggiati a seguito di eventi calamitosi; i lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, ad esempio la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione; la riparazione di impianti insicuri come tubi di gas; quelli finalizzati alla cablatura degli edifici e all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici.
Il Bonus ristrutturazioni può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, in particolare:
- Il proprietario o il nudo proprietario;
- Chiunque possieda un diritto reale di godimento;
- I soci di cooperative o di società semplici;
- Un familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile, purché sostenga le spese e sia intestatario di bonifici e fatture.
Superbonus al 90%
Per il 2023 la detrazione del Superbonus è scesa dal 110% al 90% per tutti i nuovi interventi su edifici plurifamiliari, fatta eccezione però per alcuni casi in cui verrà ancora applicata la detrazione al 110%.
Queste eccezioni riguardano:
- Gli interventi diversi da quelli effettuati dai condomìni con CILA-S presentata non oltre il 25 novembre 2022;
- Gli interventi effettuati dai condomini con una delibera assembleare adottata entro il 18 novembre 2022 o se la CILA-S è stata presentata entro il 31 dicembre 2022;
- Gli interventi effettuati dai condomini con delibera assembleare adottata tra il 18 e il 24 novembre 2022 e la CILA-S presentata entro il 25 novembre 2022.
Mentre per tutte quelle spese che verranno sostenute nel 2024 e 2025 le detrazioni scenderanno ulteriormente al 70% per il 2024 e al 65% nel 2025.
Bonus verde
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato il Bonus verde fino al 31 dicembre 2024. Il bonus è costituito da una detrazione Irpef pari al 36% di cui è possibile beneficiare per tutte le spese sostenute per gli interventi rivolti alle aree verdi di immobili destinati ad uso abitativo. La detrazione è ripartita in 10 quote annuali, su una spesa massima di 5.000 euro. Non sono detraibili le manutenzioni ordinarie periodiche dei giardini che non fanno parte di interventi innovativi o modificativi e non sono agevolabili gli interventi effettuati su immobili in fase di costruzione. Il bonus può essere richiesto se il pagamento delle spese effettuate è tracciabile e quindi effettuato con bonifico, assegni, carte di credito, debito, bancomat.