Pietra di Trani, perchè acquistarla? Probabilmente è la prima domanda che il consumatore si pone, allorché ama la pietra e si trova a dover scegliere un rivestimento o una pavimentazione per la propria casa (interno o esterno), come elementi di arredo per il proprio giardino. La scelta deve spaziare nella vasta gamma di Pietre Naturali in commercio e deve tener conto delle caratteristiche della propria casa, degli accostamenti di colore e del gusto classico o moderno del cliente.
Ma passiamo subito ad analizzare i 5 motivi principali che dovrebbero spingere ad acquistare la Pietra di Trani o le Pietre Naturali in genere.
PERCHÈ ACQUISTARE LA PIETRA DI TRANI
✅ 1 – La Pietra di Trani e le Pietre Naturali in genere sono materiali da secoli utilizzati nel settore lapideo ed edile, per la loro resistenza all’usura del tempo ed agli agenti atmosferici, che logorano molto più facilmente prodotti quali vernici, ceramiche, pietre ricostruite ed altri prodotti industriali di varia natura;
✅ 2 – La varietà delle colorazioni, che passano dal bianco al crema, dall’avorio al giallo, dal senape al rosso. Tonalità calde che non stancano nel tempo ed illuminano casa e giardino;
✅ 3 – Le diverse tipologie di lavorazione, che danno vita a prodotti propensi al rustico, al classico o al moderno, appagando il gusto di ogni cliente ed avvicinandosi in ogni caso alla fattispecie specifica;
✅ 4 – La Pietra è un dono della natura. Tale dono ha il pregio della irregolarità, nelle forme e nei colori. Questa caratteristica rende qualsiasi realizzazione, unica, esclusiva e mai banale. La difformità di superficie a spacco, le venature, la variabilità degli spessori, degli effetti cromatici e delle forme della Pietra Naturale, non fanno altro che accrescerne bellezza e valore.
✅ 5 – Questo valore, paradossalmente, non corrisponde al valore economico.
I prezzi della Pietra di Trani e della Pietra Naturale in genere, infatti, sono estremamente ridotti, se paragonati a prodotti quali vernici, ceramiche, porcellanati e pietre ricostruite in cemento.
